Vitamina D
Colecalciferolo
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La società italiana dell'Osteoporosi, del Metabolismo Minerale e delle Malattie dello Scheletro (SIOMMMS) sostiene che in Italia l'80% della popolazione presenti carenze di vitamina D; l'insufficienza riguarda circa la metà dei giovani italiani nei mesi invernali ed aumenta con l'avanzare dell'età fino ad interessare la quasi totalità della popolazione anziana italiana che non assume supplementi adeguati di colecalciferolo.
Comunemente con Vitamina D si intende un gruppo di ormoni liposolubili costituiti da 5 differenti vitamine: vitamina D1, D2, D3, D4 e D5. Tra queste, le due forme più importanti sono la D2 (ergocalciferolo), di origine esclusivamente vegetale ed assimilabile dall'uomo solamente con l'alimentazione, e la D3 (colecalciferolo). Entrambe le forme possiedono un'attività biologica molto simile.
La fonte principale di vitamina D per l'uomo è rappresentata dall'esposizione ai raggi solari. Il nostro organismo, infatti, è in grado di produrre una forma provitaminica derivata dal colesterolo che, mediante l'esposizione della cute ai raggi UV, subisce una modifica strutturale formando la vitamina D3. Il colecalciferolo, una volta sintetizzato, va incontro a 2 reazioni di idrossilazione con formazione della forma attiva della vitamina D3, il calcitriolo. La quantità di vitamina D3 prodotta dipende da vari fattori: dalle radiazioni ultraviolette, dalla superficie cutanea esposta ai raggi solari, dalla durata dell'esposizione, eccetera. Un'altra fonte di vitamina D3 è quella alimentare. Oltre a produrla, infatti, il nostro organismo è anche in grado di assorbire la vitamina D3 preformata assunta mediante la dieta. Tra le fonti alimentari principali di colecalciferolo troviamo l'olio di fegato di merluzzo, i pesci grassi (come il salmone, ecc.), le uova, la carne e il fegato.
La vitamina D possiede numerose funzioni fisiologiche: favorisce i processi di mineralizzazione dell'osso, l'assorbimento intestinale di calcio e fosforo, il riassorbimento di calcio a livello renale, rinforza il sistema immunitario. I livelli di calcio e fosforo nell'organismo sono regolati oltre che da questa vitamina, anche dall'azione di 2 importanti ormoni: la calcitonina, prodotto dalle cellule parafollicolari della tiroide con funzioni opposte a quelle della vitamina D, e il paratormone, prodotto dalle ghiandole paratiroidi che determina un aumento dei livelli ematici di calcio. La produzione di questi ultimi e di calcitriolo è strettamente dipendente dalla concentrazione plasmatica di calcio: una condizione di ipocalcemia stimola la produzione di paratormone e vitamina D; al contrario, un aumento della concentrazione di calcio nel sangue promuove la sintesi di calcitonina. L'equilibrio tra i 3 ormoni determina una corretta regolazione dei processi di mineralizzazione dell'osso. Tuttavia, non sempre l'esposizione ai raggi solari è sufficiente per un'adeguata produzione di colecalciferolo e difficilmente la quantità di vitamina assunta con la dieta è in grado di compensare la mancanza. Una carenza di vitamina D comporta l'alterazione dei processi di mineralizzazione che possono determinare rachitismo nei bambini, osteomalacia nell'adulto, osteoporosi, debolezza muscolare, deformazione delle ossa e dolori.
L'osteoporosi è una malattia sistemica dell'apparato scheletrico caratterizzata da perdita di massa e deterioramento dell'architettura dell'osso con conseguente diminuzione della sua resistenza ed aumento del rischio di frattura.
L'esame della vitamina D permette al paziente di ottenere un quadro chiaro ed esaustivo del livello di colecalciferolo presente nel suo sangue, così da provvedere, qualora fosse necessario, ad un'integrazione adeguata, evitando possibili danni e minimizzando il rischio di fratture ossee.
I livelli ematici ideali di vitamina D sono quelli compresi tra 30 e 60 ng/mL. Si parla di insufficienza quando questi valori scendono nell'intervallo tra 20 e 30 ng/mL e di carenza quando risultano inferiori a 20 ng/mL. Si ha, invece, un'eccesso di vitamina in circolo quando la concentrazione plasmatica è superiore ai 100 ng/mL. Inoltre, durante la gravidanza e l'allattamento la richiesta di vitamina D aumenta per consentire la maturazione dello scheletro del feto e del neonato.
Il test per la vitamina D è molto rapido e indolore. Si basa sul principio dell'immunocromatografia per analizzare la quantità totale di vitamina D idrossilata (25-OH vitamina D3) nel sangue mediante una coppia di anticorpi monoclonali. Questo esame permette di avere in pochi minuti fondamentali informazioni e di intraprendere col proprio medico e farmacista il percorso più appropriato per ripristinare una concentrazione corretta di calcitriolo.
In pazienti con carenze nei livelli ematici di vitamina D è opportuno, inoltre, effettuare la MOC per valutare lo stato di salute delle ossa, così da ottenere una panoramica ancora più dettagliata da offrire al curante per la determinazione di un piano terapeutico efficace. Per informazioni su questo esame clicca qui.
Per sottoporsi al test è consigliato essere a digiuno da almeno 8 ore.
Il test ha un costo di 30€.